La Canzone Romana ha una nobile
origine non seconda alla ben più celebrata sorella napoletana. Feste di popolo,
eroi, poeti e interpreti ne hanno animato la storia fin dal Medioevo .
Stornelli,
sonetti e romanelle hanno accompagnato la vita della città eterna per
molti secoli fino alla Festa di San Giovanni che dal 1890 ha celebrato la
canzone romana come una parte importante della cultura popolare capitolina. Da
allora cantanti e poeti a braccetto hanno costruito un catalogo di canzoni
diventate classici della canzone e
autori come Balzani, Del Pelo, Di Lazzaro, Petrolini, verseggiatori come Zanazzo e Belli,
cantastorie come Sor Capanna, star come Lina Cavalieri hanno nobilitato
definitivamente il mondo della canzone romana firmando o interpretando titoli come
Barcarolo
romano, L’eco der core, Casetta de Trestevere, Chitarra romana, Tanto pè cantà.
L’era recente avviata da Vecchia
Roma ha aperto la strada a voci e autori moderni: i Rascel, Garinei
& Giovannini, Claudio Villa, Anna Magnani, Gabriella Ferri, Califano,
Vianella, Amici, eppure a partire dagli anni ’60 e poi soprattutto dagli anni
‘70 la canzone romana è entrata in crisi non raggiungendo più il grande
pubblico ma solo locali specializzati e ristrettezze folkloristiche che hanno
portato all’oblio anche i grandi del passato. In anni recenti, invece, stiamo
assistendo ad una vera rinascita della
canzone romana a partire da repertori inediti, gruppi come Ardecore, La banda
jorona, Il muro del canto, L’Orchestraccia e artisti come Giorgio Tirabassi,
Giulia Anania hanno riscoperto i repertori e cercato con successo un incontro
con le musiche giovanili, mentre
musicisti come Sara Modigliani, Nicola Piovani, Tosca tenevano alto il
ricordo del passato. In particolare gli artisti più giovani hanno trovato in
artiste come Gabriella Ferri il
riferimento stilistico fondamentale.
Anche noi dell’associazione "Insieme a
Monteverde" da qui vogliamo ripartire facendo un grande omaggio a Gabriella
Ferri, la più grande interprete della canzone romana, straordinaria artista di
popolo e di spettacolo. Raro caso di artista capace di far convivere con forza
emotiva e rara sensibilità il repertorio dei classici romani con quelli
napoletani, soprattutto della macchietta, e quelli del canzoniere
internazionale. Lanciamo questo omaggio a 50 anni dall’esordio discografico
della musicista di Testaccio che nel 1966 avviò l’esperienza del Bagaglino e
l’attività discografica prima di essere protagonista delle memorabili esperienze televisive di “Mazzabubù”,
“Dove sta Zazà” e “Il
circo delle voci”.
Teatro Regina Pacis, Venerdì 25
novembre ore 19:00
Ingresso a sottoscrizione